Carta di circolazione auto: guida completa, sigle e codici ….

Il libretto o meglio o documento unico, che cos’è e come si legge ???

Ogni automobile è accompagnata dalla vechia carta di corcolazione oggi DU Documento unico ovvero un documento ufficiale che per legge va tenuto in auto e può essere chiesto dalle Autorità (Polizia, Carabinieri, ecc.) durante un controllo su strada.

il DU contiene le informazioni essenziali sull’auto, come il numero di telaio, di targa, i dati del proprietario, le caratteristiche tecniche del veicolo ed eventuali gravami, necessario per poter circolare legalmente su strada e per dimostrare la proprietà della vettura.

In caso di vendita dell’auto, il DU va aggiornato con le informazioni corrette.

Il DU meglio noto come libretto di circolazione o anche semplicemente “libretto”, è necessario quando si circola su strada pubblica con autoveicoli, motoveicoli e rimorchi. La sua funzione è anche quella di attestare l’idoneità alla circolazione del mezzo con cui viaggiamo.

Cosa c’è scritto sul libretto e cosa indicano sigle, codici e legende? E soprattutto come si leggono?

Nel DU sono riportate una serie di informazioni relative al veicolo ed al proprietario espresse attraverso una serie di codici previsti dalla legge. Rilasciata dalla Motorizzazione Civile, è composto da un foglio da due facciate suddivise in quattro quadranti: vediamo come si legge il libretto di circolazione e cosa significano i codici identificativi e le legende.

Tutti i maggiori dati sono trascritti sul davanti, mentre sul retro c’è una legenda con il significato dei vari codici.

Nel primo quadrante della carta di circolazione sono trascritti i dati dell’intestatario dell’auto. In alto è riportata la sigla dello Stato membro che ha emesso il documento; al centro, per esteso, il nome dello Stato e l’autorità competente, in Italia il Ministero dei Trasporti. Poco più sotto a sinistra c’è il numero del libretto, a fianco la targa dell’auto (A).

A – Riporta la targa dell’auto
B – Data di prima immatricolazione
C – E’ la sezione riservata ai dati del proprietario o intestatario. Nello specifico: C.1.1 e C.1.2 – Dati intestatario della carta di circolazione; C.2.1 e C.2.2 – Nome e cognome del proprietario del veicolo; C.3 – Persona fisica che può utilizzare il mezzo oltre al proprietario; C.3.1 – C.3.2 – C.3.3: nome, cognome e indirizzo del soggetto
D.1 – Marca
D.2 – Modello
D.3 – Denominazione commerciale
E – Numero d’identità del veicolo, numero del telaio
F – Massa
F.1 – Massa massima ammissibile
F.2 – Massa massima ammissibile del veicolo in servizio nello Stato di immatricolazione
F.3 – Massa massima ammessa dell’insieme
G – Massa del veicolo in servizio carrozzato in kg
H – Durata di validità, se non illimitata
I – Data di immatricolazione alla quale si riferisce il libretto
J – Categoria del veicolo; J.1 – Destinazione e uso; J.2 – Carrozzeria
K – Numero di omologazione
L – Numero di assi
M – Interasse
N – Per i mezzi di massa superiore alle 3.5 tonnellate, indica la ripartizione della massa sui vari assi, identificati come N.1; N.2; N.3; N.4; N.5
O – Massa massima ammessa a rimorchio
O.1 – Rimorchio frenato (espresso in kg); O.2 – Rimorchio non frenato (espresso in kg)
P – Motore
P.1 – Cilindrata;
P.2 – potenza massima in kilowatt;
P.3 – Tipo di alimentazione (benzina/diesel)
P.4 – regime in giri/min al quale è espressa la potenza; P.5 – Numero di serie del motore
Q – rapporto peso/potenza per i motocicli, riportato in Kw/kg
R – Colore
S – Posti a sedere; S.1 numero di posti a sedere compreso il conducente; S.2 – Numero di posti in piedi eventualmente disponibili
T – Velocità massima
U – Rumorosità in decibel; U.1 – a veicolo fermo; U.2 – regime motore in giri/min; U.3 – a veicolo in marcia
V – Emissioni inquinanti (espresse in g/km o g/kwh)
V.1 – Co2; V.2- HC; V.3 NOx; V.4 – HC + NOx;
V.5 particolato (per motori diesel);
V.6 – regime di assorbimento per motori diesel (in giri/min);
V.7 – Co2;
V.8 – consumo dichiarato in litri/100 km nel ciclo misto;
V.9 – Classe di emissioni inquinanti (Euro 1, Euro 2, Euro 6, ecc…)
W – Capacità del serbatoio

Nei codici sul libretto (DU), carta di circolazione, dell’auto del primo quadrante troviamo la sigla B che indica la data della prima immatricolazione. Se l’intestatario della carta di circolazione non corrisponde al proprietario, come ad esempio nel noleggio a lungo termine o di comodato d’uso, vengono riportati prima i dati dell’intestatario della carta in questo seguente ordine: cognome o ragione sociale, nome se persona fisica, indirizzo.

Primo quadrante della carta di circolazione (libretto auto)
Primo quadrante della carta di circolazione (libretto auto)
A questi dati corrispondono i codici “C.1.1”, “C.1.2”, “C.1.3”. Il codice “C.4” spiega se l’intestatario è o non è il proprietario, nel caso in cui lo sia il codice è “A”, “B” nel caso contrario.

Quando il proprietario e l’intestatario sono la stessa persona o ragione sociale i codici usati sono: “C.2.1”, “C.2.2” e “C.2.3”.

Scondo quadrante
Nel secondo quadrante della carta di circolazione ci sono tutte le info e codici riguardanti il veicolo. La sigla “D.1” identifica il nome del costruttore, “D.2” invece il modello attraverso una sigla usata dalla casa costruttrice, mentre con “D.3” viene indicato il nome commerciale del modello.

Scorrendo con il codice “E” si legge il numero del telaio. “F.1” è la massa massima ammissibile a pieno carico, “F.2” è la massa massima ammissibile a pieno carico in servizio (queste due voci riportano il peso complessivo comprensivo di liquidi, ruota di scorta e tutti i passeggeri omologati). La voce “F.3” è invece la massa massima ammissibile dell’insieme data dal veicolo a pieno carico e rimorchio. “I” indica la data d’immatricolazione, la stessa presente alla voce “B” del primo quadrante.

La categoria del veicolo è riportata con “J”; ad esempio, “M1” è un’autovettura, “J.1” è la destinazione d’uso, autovettura per trasporto persone; “J.2” è il tipo di carrozzeria, ad esempio AF, veicolo multiuso, AA berlina. “K” è il numero di omologazione, “L” indica il numero di assi, “M” è l’interasse (passo espresso in millimetri). Per gli autocarri che superano le 3,5 tonnellate è previsto anche il codice “N” che riporta la massa per ogni asse. “O” sta per la massa massima ammissibile dell’eventuale rimorchio.

Il codice “P” riguarda il motore: “P.1” la cilindrata in centimetri cubici, “P.2” è la potenza massima in kilowatt, “P.3” è il tipo di alimentazione, “P.4” il regime massimo dei giri del motore, anche se non è sempre presente, “P.5” il numero di identificazione del motore (questo dato è importante al momento in cui si acquistano dei pezzi di ricambio.
“Q” vale solo per i motocicli e indica il rapporto esistente tra potenza e massa; la voce “R” riguarda il colore della carrozzeria, “S.1” il numero di posti a sedere, conducente compreso, “S.2” i numeri dei posti in piedi negli autobus.

Secondo quadrante della carta di circolazione come si legge
Secondo quadrante della carta di circolazione come si legge
Scorrendo verso la fine nel secondo quadrante ci sono delle voci dedicate alle emissioni: “U” sonore, “U.1” il livello espresso in decibel a veicolo fermo, “U.2” il regime di rotazione del motore a cui viene misurato il valore di “U.1”, “U.3” è il rumore del veicolo in movimento. “V” per le emissioni dei gas di scarico: “V.3” per gli ossidi di azoto, “V.5” per il particolato nei motori diesel, “V.7” il CO2, “V.8” il consumo medio di carburante nei test su ciclo misto o combinato espresso in litri per 100 Km, “V.9” la classe ambientale di omologazione CE (Euro 6, Euro 5, Euro 4 ecc).

Codici carta di circolazione (libretto), terzo quadrante
carta di circolazione terzo quadrante
Carta di circolazione terzo quadrante con dimensioni pneumatici
Nel terzo quadrante della carta di circolazione ci sono tutta una serie di info riportate per esteso senza codici. Ad esempio, qui troviamo le dimensioni del veicolo, il rapporto potenza/tara (info per i neo patentati), le misure permesse dei pneumatici.

Sul libretto dell’auto si può leggere la data di scadenza della revisione. Per la prima revisione si fa riferimento alla data di immatricolazione dell’auto sulla carta di circolazione: va fatta dopo 4 anni. Successivamente si fa riferimento al bollino della revisione stampato dal centro revisione o nel caso di ristampa legato a trasferimento di proprieta nel quadranter basso a sinistra.

Postato il 26 aprile

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